giovedì 4 luglio 2013

Talenti e futuro.

Salve.
Torno a scrivere.
Torno dopo un periodo un po' buio. Nella speranza che la mia ricerca di una luce abbia successo.

Ma comincio piano.
Comincio con le parole di una persona appena conosciuta dalla quale spero di farmi contaminare e con cui spero di fare 1000 cose.
Comincio con queste sue parole. Perchè hanno questa capacità: quella di farmi ricominciare.
Le riporto anche perchè le condivido. Completamente. E non solo. Voglio perseguirle.
Fare che possano portare ad una realtà diversa.
Dove i sogni abbiano valore ed importanza.

"Giardino d’Europa e antica patria di illustri geni delle arti, l’Italia si è rivelata, terra ostile ai creativi e sede di fuorvianti luoghi comuni. L’ Italia è un paese nel quale ti insegnano ad avere paura di sbagliare, per non osare. Ti convincono che il potere di una persona non risieda nel merito, ma nel “saperci fare”. Ti fanno credere che l’immaginazione sia una caratteristica consona ai bambini e che sognare è una perdita di tempo. Ti fanno studiare i grandi creativi del passato, ma non credono in quelli del futuro. Ti narrano la ” bella vita ” di alcune categorie, ma non ti mettono nelle condizioni di poterne entrare a far parte. L’Italia ha il dovere di prendere in considerazione l’esistenza di persone che “..si devono muovere per pensare” ( Ken Robinson). L’Italia deve cambiare la propria opinione sul ruolo e sul valore da attribuire alla capacità umana. L’Italia è obbligata a promuovere l’immaginazione umana. ”Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. (…) La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura (…).” Albert Einstein.
L’Italia ha la responsabilità di prendersi cura dei propri talenti."
Laddani.
(Daniela Martin)

A presto.

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