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“Se non ci fosse il debito, nel
nostro sistema monetario, non ci sarebbe moneta.”
(direttore FED, 1941)
Un giorno, nel paese del sogno americano,
nel 1933, la FED decide, dopo la grande depressione del 1929, di agire.
Raccoglie tutto l’oro in circolazione di tutti i depositi.
Da questo momento la moneta che
prima aveva la scritta “convertibile in oro” (discendenza dell’antico baratto,
per cui a ogni moneta corrispondeva una determinata quantità di oro preso come
“bene “ di base) diventa “moneta corso legale”. Cioè non rappresenta da questo momento più l’oro, un capitale che ne
giustifica il valore. La moneta da allora è un valore.
Questa decisione viene
legalizzata a livello internazionale nel 1971, durante gli accordi di Breton
Woods dove si decide che “la moneta non è più convertibile in oro”.
In base a cosa viene stampata la
moneta, allora?
In base a un sistema di debito e
di prestito.
Leggete Modern Money Mechanics
(abbreviato qui in MMM) (www.rayservers.com/images/ModernMoneyMechanics.pdf) della Federal Reserve. Bibbia
e legge del sistema bancario attuale.
Meccanica della moneta moderna,
rappresenta la procedura attuale per la stampa di moneta.
Faccimo un esempio di casa nostra. Il governo Italiano (ad esempio),
non potendo stampare direttamente moneta, stampa dei titoli (chiamati “titoli
del debito pubblico”, e va alla Banca d’Italia (prima dell’euro ci pensava da sola ora solo e per conto della BCE), che acquista (attraverso un’asta con investitori) questi debiti.
All'acquisto stampa
delle BANCONOTE di un valore economico pari ai titoli di debito pubblico
acquistati. Quindi: Vengono create
nuove banconote a fronte dell’acquisto da parte di privati (che solo Bankitalia
gestisce) dei TITOLI di DEBITO del Governo Italiano. La banca d’Italia “presta”
al governo il denaro usando, come garanzia, solo l’affermazione che verrà
restituito. Creato dal nulla, non ha un controvalore fisico (oro, gioielli o
altro bene di valore) se non i TITOLI di STATO (uguali a delle “cambiali”).
Se i titoli valevano un miliardo,
adesso ci sono un miliardo in più di banconote (virtuali) in circolazione
(disponibilità del Governo Italiano in questo caso).
Ma il “governo” è il
rapprentante, il portavoce. Il debito ricade sullo stato. Lo stato siamo noi.
Il debito si chiama “debito
pubblico”.
Al 31 dicembre 2011, il nostro
“debito Pubblico”, era di 1.897.179 MILIONI di EURO.
1.879.179.000.000 €
Ma non siamo solo noi messi così.
Il sistema è mondiale, quindi nel 2013 il debito pubblico italiano sarà pari a 1.988 miliardi di euro. Quello tedesco
sarà di 2.082 miliardi, quello
francese di 1.946 miliardi e quello
inglese di 1.532 miliardi di
sterline, che al cambio attuale significano circa 1.900 miliardi di euro.
Gli USA, trucchi contabili a
parte, si attestano a 14.200 miliardi di dollari. Pari a circa 11.138 miliardi di Euro.
(Dati borsa italiana .it e
dati sito dipartimento del tesoro
Quindi la questione potrei
riassumerla in:
primo: E’ il sistema che fa
schifo. Chi l’ha pensato e realizzato lo ha fatto per massimizzare il profitto
di pochi a scapito di tutti (stati, regioni, comuni, privati, famiglie, enti…
chiunque).
E tutti all’inizio ci hanno
marciato. Questo sistema permetteva anche agli stati di far lievitare le
proprie spese senza ritegno alcuno.
Secondo: l’America l’ha inventato
e imposto? Vero. Ma tutti, TUTTI
lo hanno accettato e ora sono con i piedini dentro. E dai numeri visti li prima
tutti siamo nella stessa barca.
E’ vero bisognerebbe guardare
anche il rapporto Debito/Pil e altri fattori. Ma qui non sto facendo un
trattato di economia. La voglio vedere semplice. E i dati riportati sono quelli
ufficiali. Questa è la situazione.
Ma chi è il proprietario di
questi debito?
Cioè: chi, domani, potrebbe
teoricamente voler la restituzione questi soldi?
Da noi la Banca d’Italia. Si.
Nota: Il 94,6% Banca d’Italia (il
5,4 pubblico restante è in mano a INPS e INAIL) è in mano a PRIVATI.
Non al Governo, alla
amministrazione pubblica, ma a Società per Azioni, in mano a privati,
proprietari di altre banche, assicurazioni e fondazioni, che fanno giustamente
i loro interessi.
La Banca d’Italia agisce conto
degli “investitori” che, all’asta, hanno COMPRATO i titoli di debito pubblico (il
debito).
Nel nostro mondo globalizzato oggi
molti “debiti” sono comprati dalla Cina (da operatori banche, finanziarie,
assicurazioni), attualmente molto forte a livello economico.
E ricordate: per un operatore
finanziario controllare il debito di una nazione significa controllare “la
vita” di quella nazione. Per questo si fanno guerre. E per questo banche di
altissimo livello commerciano in armi. (ma è un altro capitolo).
Gli investitori comprano i debiti
avendo come “garanzia” solo “la fiducia” che questo verrà restituito. Ho un
brivido nella schiena ad accostare la parola fiducia in un mondo come questo
permeato di regole da “teatro di avanspettacolo”. Ma in realtà,
paradossalmente, se manca, crolla tutto questo castello.
E questi operatori, investitori?
Chi cazzo sono?
Sono altri governi, altre banche
di altri stati, multinazionali, assicurazioni, fondazioni, operatori economici.
Ma adesso viene il bello. Ritorniamo
all’esempio Italiano.
Questo miliardo, concesso, viene
depositato dal governo in una banca commerciale.
Questo deposito diventa, con un
“Enter” di un PC, parte della “riserva” di quella banca.
E qui il meccanismo si fa
perverso: il documento di cui sopra (MMM) dice che solo il 10% di un ammontare
è considerato come “riserva OBBLIGATORIA” della banca che riceve questo
ammontare.
Il restante 90% (900 milioni nel
nostro esempio) diventa riserva “in eccesso”.
Questa banca a questo punto,
emette la disponibilità di prestare (attraverso mutui, finanziamenti, crediti) soldi per una disponibilità di 900 milioni.
Ma non facendo affidamento ai 900 incassati, ma creando una disponibilità
“virtuale” per altri 900 milioni, che hanno come corrispettivo la promessa
(contratti) stabili dai mutui con i clienti. E via così per ogni deposito.
Contratti che possono essere scambiati, venduti, assicurati perché sono un
debito e, quindi, un valore economico.
In altre parole per ogni deposito
creato dal sistema bancario, una somma di denaro 9 volte più grande può e viene
(se tutto va bene, in questo sistema) creata dal sistema bancario.
Creata se c’è la fiducia. Creata
se le banche concedono prestiti e gira moneta nell’economia vera, reale.
Credo che ci vorrebbe anche
qualche regola, come un limite all’accumulo di capitali o una tassa sui movimenti
bancari transazioni e pagamenti virtuali, (la Tobin tax dello 0,5%?).
Probabilmente, nonostante il sistema (che trovo ingiusto e un po’ criminale),
sarebbe forse meno pericoloso e un po’ più equo.
Ma… ooops. Nessuna regola. Nessun
limite.
A questo punto si potrebbe
parlare dell’inflazione, quella che ha fatto perdere in 8 anni all’euro il 50 %
del suo valore d’acquisto. Ma lo faremo un’altra volta.
Oggi parlo di altro.
Questo sistema crea una rete
economica globale. Con uno sforzo d’immaginazione si può (con una certa difficoltà)
arrivare a capire che un governo locale (anche di una Regione) da una parte del
globo si trovi ad avere garanzie di spesa grazie alla disponibilità di una
banca sita dall’altra parte del globo.
Questo sistema d’altra parte,
applicato a livello globale, in tutti i settori economici può produrre guadagni
esorbitanti (attraverso una sorta di “compravendita dei debiti”).
Applicato esclusivamente a questo
scopo può essere (e lo è attualmente) un sistema di arricchimento fortissimo
per una piccola oligarchia mondiale.
E così succede in America. La
stessa che inventa le regole innesca alla crisi di oggi.
I gruppi bancari a cui mi
riferisco sono, oltre alla Lehman Brothers (il cui fallimento dà il via alla
catastrofe, che stiamo vivendo
oggi, ma che peggio vivono la Grecia e la Spagna): State Street, Bank of
America, Merrill Lynch, Jp Morgan, Bank of America, Morgan Stanley, Goldman
Sachs, Citigroup, Wells Fargo più altre quattro banche non americane con una
forte presenza negli USA: le svizzere Ubs e Credit Suisse, l'inglese Barclays e
la tedesca Deutsche Bank.
L’inizio della fine. Com’è si è
accesa la miccia di questa crisi.
È accertato che in questo sistema
(attuale) la concessione del credito (che permette al cittadino medio di comprarsi
una casa o di rifornire il negozio…) ha la capacità di costruire una economia
moderna, mentre la mancanza di credito distrugge una economia di uno stato in
un attimo.
E lo sarebbe molto di più se non
fosse “drogato” da interessi (insolvibili) e costi accessori. Ma, in Italia ad esempio, il sistema bancario ha
un “controllo” Statale e amministrativo molto “limitato”. E' svolto dalla Banca d'Italia. Su mandato del governo, che ogni hanno richiede una relazione.
Oggi i governi (e ho scritto
“governi” e non “stati”, non a caso) sono nelle mani delle banche e di questo
sistema economico.
Torniamo negli USA. Siamo prima del 2008.
Gli operatori economici di Wall
Street (quelli sopra) cominciano a raccogliere i pagamenti per i mutui delle
case. E a rivendere (cartolarizzare) parte di quei pacchetti a degli
investitori (industriali, multinazionali) che reinvestono e che fanno una
valanga di quattrini. (parlo di premi ai manager da milioni di euro).
Così gli investitori a questo punto dissero,
“ok. Il sistema rende. Dateci altri pacchetti”.
Gli istituti di
credito (banche) che, fino ad ora, avevano concesso prestiti (mutui) con buon
credito (con regole, affidabili e controllati) cambiano registro. Vista la
richiesta ed il guadagno possibile, cercano di guadagnare MOLTO di più
abbassando i criteri di aggiudicazione.
Se prima serviva un valore
creditizio di 620 (analisi di solvibilità del richiedente il mutuo) e una
caparra del 20% si arriva a un valore creditizio di 500 e nessuna caparra.
L’acquirente, la persona comune,
che si rivolge a degli esperti pensando che sappiano quello che fanno, pensa,
“se la banca vuole prestarmi dei soldi, vuol dire che posso permettermeli”.
Così succede che questa gente
insegue il “sogno americano” (che mi pare il sogno di tutti….) e moltissimi
accendono mutui e si comprano una casa.
Le banche sanno bene che le
garanzie che “poggiano sulle uova” sono rischiose, così per contenere i
possibili danni alcune banche stipulano polizze assicurative. Così che, se i
mutui fossero falliti, le assicurazioni avrebbero pagato.
Le banche che hanno assicurato le
potenziali perdite, hanno eliminato i rischi dai libri contabili.
Così hanno investito ancora e
fatto altri soldi.
Molte società si sono assicurate
da questi rischi mentre molte altre no. Stupidamente e avidamente, si sono
prese tutti i rischi. (questi diventeranno i “Titoli spazzatura o tossici” perchè insolvibili)
Una di queste è l’EIG Ltd mostruosa
compagnia di assicurazioni maltese con contratti in tutto il mondo. Una di quelle “troppo grandi per poter
fallire”.
Perché lo hanno fatto? Ovviamente
per i soldi. Come dicevo, onorari da centinaia di milioni.
EIG non assicura e cartolarizza (ceduti
da una entità ad un’altra per vantaggi economici) solo mutui.
In America 81 milioni di polizze
di assicurazioni sulla vita per un valore nominale di 1900 miliardi di dollari
in pensioni sono solo un parziale esempio di ciò che è l’EIG.
I leasing per l’acquisto degli
aerei di linea delle più grandi compagnie aeree sono dell’EIG. Cantieri (case,
strade, porti, zone industriali) sono coperte da EIG. In tutto il mondo.
L’EIG si basa su stime interne
pensando che il mercato immobiliare sarebbe cresciuto.
E invece è sceso!
I prezzi delle case sono scesi.
Il poveraccio che aveva comprato
la casa dei suoi sogni ha visto il tasso del suo mutuo esplodere, l’importo
delle rate crescere. Il default.
I mutui cartolarizzati affondano
e l’EIG liquida le SWAP (prodotti "derivati" di compravendita del debito).
Tutte. In tutto il mondo. Nello
stesso momento.
Ma anche così EIG non riesce a questo punto a
pagare i propri debiti (ossia non ha la moneta liquida, i capitali in cassa per pagare gli
investitori che rivogliono i soldi). E va in rosso.
Ogni banca assicurata con lei, lo
stesso giorno conta le stesse ingenti perdite.
E tac, anche le banche vanno in
rosso (ossia non hanno più liquidità per restituire i soldi agli investitori
che li rivogliono indietro).
A questo punto la prima banca a
cadere sotto i colpi di questa frana è la Lehman Brother (2008).
E non pensate che stia parlando
di fantascienza.
Il Comune di Padova attraverso
l’APS perde 200 milioni di EURO in titoli di debito acquistati attraverso il
consorzio “Patti Chiari” (composto da Cassa di risparmio del Veneto e Intesa
San Paolo) da questo crak. E la causa intentata dagli investitori per
recuperare almeno parte di questi soldi è ancora in corso.
(http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?id=12809#.UJvLT78Vd_k)
Parlo di Comune di Padova. APS,
una municipalizzata locale.
Non parlo di una Regione
(Lombardia, Campania….) o di una provincia.
Immaginate come il crak di una
banca finanziaria possa coinvolgere il mondo?
Allora il Governo Americano cosa
fa?
Per salvare il proprio sistema
economico inietta denaro liquido alle banche cioè compra titoli (azioni) delle
banche di cui sopra, diventa socio temporaneo, senza nazionalizzarle, senza
diritto di voto di questi istituti, portando un gruzzoletto per ogni banca e
spendendo in tutto 125 miliardi di dollari.
L’intento è quello di restituire
liquidità alle banche, affinché
loro lo prestino (aprano il credito) e scongelare l’economia reale che in
questo modo potrebbe ricominciare a ripartire.
Ma le banche, che hanno causato
questo danno, non solo non accettano alcuna restrizione o controllo
sull’utilizzo, ricevono i soldi e in barba alla fiducia, chiudono i cordoni
della borsa.
In un’ottica privatistica le
banche pensano solo a salvarsi il culo. E la fiducia (inevitabilmente, senza
fatti positivi) crolla. Gli investitori svendono, la borsa crolla.
EIG il 19 settembre 2011 è in
liquidazione coatta amministrativa (fallimento commerciale).
Così crolla tutto. Tutto il
sistema finanziario.
Perché non c’è nessuna regola?
Perché non è stata messa? Perché
in questo sistema tutti gli attori stavano facendo una valanga di soldi. E
nessuno le voleva. Etica zero. Solo pancia.
La gente comune si trova con
governi pieni di debiti, che sono in mano a privati, che possono in ogni
momento richiederne la solvibilità.
L’immissione di denaro pubblico
(il Governo Berlusconi ha fatto la stessa manovra americana) automaticamente
abbassa il valore della moneta circolante e si alza l’inflazione.
La fiducia viene ancora meno.
Meno soldi che girano con meno
valore, niente credito. Comincia la picchiata. Amministrazioni e aziende che
fino a ieri si sono indebitate, trascinano (non pagando i debiti verso
fornitori) in una spirale in caduta chi, anche se abbastanza sano, non si vede
pagato il proprio lavoro.
Ed eccoci ad oggi.
In piena crisi. Consumi in coma quasi irreversibile. Recessione economica.
E tassazione. Per riavere capitali.
Per rientrare nei parametri
richiesti dal governo europeo siamo soffocati da una tassazione insostenibile.
Spero che il significato di INSOSTENIBILE sia chiaro.
Non è possibile, per un medio
imprenditore, reggere senza qualche “aggiustamento”.
Se non proprio di evasione
fiscale, magari sottopagando lavoratori.
Come si può reggere pagando il 55
% delle proprie entrate di tasse? (dato
del Corriere della sera, 12 luglio 2012) Sempre che non si faccia parte della
piccola famiglia dei privilegiati che reggono le fila dei giochi di cui sopra.
Non una sola azione per
eticizzare questo sistema.
Non una sola azione per cambiarlo
e provare a migliorarlo.
Solo pezze su una camera d’aria
ormai lisa e incapace di sostenere la bicicletta di una economia che rischia il
tracollo.
Ieri Obama è stato rieletto. I
mercati hanno risposto con – 2,6% (DJ).
Lui ha contro - ribattuto che
l’obiettivo è salvare l’America (avevate dubbi?)
L’Europa dovrà arrangiarsi.
Oggi Draghi dice che la crescita
dell’Europa è lenta. (AdnAkronos)
Qualcuno sostiene che la ripresa
sarà nel 2013 (il premier Monti ne è convinto. su il sole24ore).
L’Unione Europea sostiene invece
che non ci sarà ripresa fino al 2014. (oggi, La Repubblica).
E nessuno, NESSUNO che sostiene
che forse, dico forse, bisognerebbe mettere mano al sistema, invece che mungere
i cittadini.
Ma io non sono nessuno. E
subisco, incazzato, la crisi come molti altri.